Alla scoperta della Valmarecchia nascosta

Durata dell’itinerario 1 giorno e mezzo

Giorno 1
8:30

Rocca di Maiolo

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Rocca di Maiolo

I resti tutt’ora visibili della rocca di Majolo risalgono alla dominazione malatestiana della prima metà Quattrocento. I due torrioni pentagonali (uniti da cortina muraria) di tipologia sigismondea, hanno caratteristiche del tutto analoghe al torrione superstite della Rocca di Pennabilli attribuito con certezza a Sigismondo Pandolfo Malatesta. Fu distrutta da una frana nel 1700 che sotterrò anche il borgo sottostante uccidendo molti abitanti sotto le macerie; da questo fatto nacquero molti racconti leggendari sul piccolo comprensorio.

Scheda dettagliata
Note

L’itinerario ha inizio con una breve quanto affascinante escursione a piedi verso la rocca di Maioletto. Il sentiero parte dal parcheggio del cimitero nei pressi di Bivio Boscara e prosegue per la frazione di Sant’Apollinare e poi per Poggio. Percorrendo la strada sterrata si attraversano i calanchi e se ne ammirano i profondi solchi plasmati nel tempo dalla natura, che si allungano modificandosi e moltiplicandosi al procedere dei passi. Arrivati alla chiesa di San Rocco si continua percorrendo il sentiero che costeggia le rocce fino a raggiungere una scala a pioli, dalla quale inizia la salita verso la rocca.
Si precisa che l’ultimo tratto, quello che conduce alla rocca vera e propria, è raggiungibile tramite una scaletta per cui non risulta agibile a tutti, ma la passeggiata merita sicuramente per gli scenari impressionanti che si attraversano e la magnifica vista sulla Valmarecchia.

Per maggiori informazioni contattare l’Associazione Pro Loco di Maiolo: 333-7246502

Giorno 1
14:15

Borgo di Torricella a Novafeltria

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Borgo di Torricella a Novafeltria

Torricella è un piccolo borgo medievale per il cui dominio si sono avvicendati sia i Malatesta che i Montefeltro. La visita inserita in un percorso medievale malatestiano non può prescindere dal passaggio in questo feudo malatestiano.

Scheda dettagliata
Note

Dopo il pranzo in uno dei ristoranti situati nei pressi di Novafeltria, uno dei maggiori centri della zona, il viaggio prosegue alla scoperta dei piccoli borghi e tesori nascosti in questa bella valle. Attraversando Novafeltria, infatti, vale la pena fare una piccola deviazione per dare uno sguardo alla piccola Torricella. Si tratta infatti di uno dei centri del territorio che meglio e più integralmente conserva l’aspetto del castello medievale.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Novafeltria: 0541-845620

Giorno 1
15:00

Torre di Maciano a Pennabilli

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Torre di Maciano a Pennabilli

A forma cilindrica, di tipo “ravennate”, risale al XIII secolo. Si tratta di una torre isolata di avvistamento o di comunicazione con altre strutture analoghe sparse sul territorio. Il castello di cui faceva parte fu raso al suolo da Federico da Montefeltro nel 1458, nell’ambito dell’eterna contesa con Sigismondo Malatesta. Recentemente ristrutturata, è dotata di una scala interna che conduce a due piani lignei e ne consente la risalita fino alla sommità. Oggi ne rimangono solo l’imponente torre cilindrica e alcuni resti di mura e di una cisterna. Com’è facile immaginare dalla vista di cui si gode in questo luogo, la torre faceva parte di un composito sistema di avvistamento, e da qui si possono ancora ammirare gli altri punti strategici in cui erano installati sistemi di sorveglianza e fortilizi, come Petrella Guidi, Rocca Pratiffi, Maioletto.

Scheda dettagliata
Note

Ci si sposta in macchina in località Maciano. Sulla collina che sovrasta l’abitato, sorgeva un tempo un castello che fino al 1458 costituì il sistema difensivo del paese. La torre di Maciano è situata in posizione dominante sul borgo, inserita nel suggestivo contesto dell’antico poggio in cui sono ancora visibili le strutture di abitazioni, stalle e porcili edificati con tecniche costruttive del passato.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 1
16:00

Borgo di Petrella Guidi

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Borgo di Petrella Guidi

Di origini antichissime, Petrella Guidi era uno dei tredici castelli del vicariato di Sant’Agata Feltria. Il Cardinale Albornoz la incluse nel rettorato di Sant’Agata Feltria, ma già nel 1362 Petrella apparteneva ai Conti Oliva. Dopo un breve periodo in cui passò in vicariato ai Malatesta, fu di nuovo possedimento degli Oliva di Piagnano. Petrella Guidi è l’emblema di un Castello, ben rappresentativo di come doveva essere la stragrande maggioranza dei castelli minori nel Duecento. Il borgo, ancora racchiuso dalla sua cinta muraria, è miracolosamente giunto a noi quasi intatto nella sua originale e suggestiva struttura medievale.

Scheda dettagliata
Note

Uno dei gioielli più preziosi del territorio – nonché uno dei meno conosciuti! – è proprio Petrella Guidi, piccolo borgo che ancora oggi conserva la propria originale struttura medievale. Per la sua particolarità, e soprattutto per “l’aria antica” che qui si respira, quella suggestiva atmosfera di tempi lontani sospesi nel silenzio, la visita è caldamente consigliata.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche Pro Loco di Sant’Agata Feltria: 0541-848022

Giorno 1
18:00

Pennabilli

Pennabilli

Pennabilli, felicemente ubicata al centro del maestoso anfiteatro naturale dell’Alta Valmarecchia affacciata sul fiume Marecchia, prende il nome dall’unione dei due antichi castelli un tempo rivali, Penna e Billi. L’incontro, avvenuto in epoca medievale, si proietta nel tempo fino ad oggi, nell’abbraccio ideale tra storia, arte e natura.

Tra le silenziose vie del paese si respira la presenza dell’uomo e le impronte che vi ha lasciato nell’arco della storia, in un sottile equilibrio tra la sua vita, le sue esigenze e quelle della natura in cui è immerso. Questo connubio pare fermare il tempo donando a Pennabilli magia e unicità. Inoltre, l’offerta culturale e turistica del luogo e delle sue frazioni, è ben confortata da quella ricettiva ed enogastronomica.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Note

La giornata si conclude a Pennabilli, pittoresco centro storico dell’Alta Valmarecchia, dove sarà possibile cenare e passare la notte scegliendo tra le strutture presenti. Senza dubbio vale la pena concedersi una rilassante passeggiata al tramonto per scoprire gli angoli nascosti e le caratteristiche stradine del centro, lasciandosi affascinare dalla bellezza e dalla pace che solo luoghi come questo sanno offrire.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 2
9:30

Torre di Bascio a Pennabilli

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Torre di Bascio a Pennabilli

A base quadrata, risalente al XIII secolo, è ciò che rimane dell’antico e maestoso castello, appartenuto alla famiglia dei principi di Carpegna, dalla quale pare discendere la casata dei Malatesta. Era posto a presidio dell’antica strada che dall’Adriatico conduceva a Roma e per la sua posizione elevata rivestiva un importante compito di controllo. Ai suoi piedi sono stesi sette tappeti di ceramica, il “Giardino Pietrificato”, appartenente al museo diffuso di Tonino Guerra.

Scheda dettagliata
Note

L’avventura prosegue alla scoperta di luoghi tanto nascosti quanto singolari. In passato il luogo in cui ora vi trovate rivestiva un importantissimo compito di controllo sul territorio proprio per la sua posizione strategica. Al culmine della collina si trova la slanciata e imponente torre di Bascio, impossibile non notarla. La torre è tutto ciò che oggi rimane dell’antico e potente castello che dominava tutta la sottostante valle del Marecchia.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 2
10:30

Borgo di Gattara

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Borgo di Gattara

Questo piccolo borgo, di proprietà dei Conti di Carpegna fino al 1817, fu interessato dalle lotte tra Malatesta e Montefeltro. Le sue origini sono in realtà molto più antiche: il luogo era abitato dalla seconda età del Ferro, difatti vi sono stati ritrovati numerosi reperti, accanto a quelli d’età romana. Esso si presenta intatto, con alle spalle un panorama unico sui Sassi del Simone e Simoncello. Lo caratterizzano la Torre, unico resto delle difese castellane e il campanile della chiesa, intitolata a Santa Maria della Neve ed eretta nel XVI secolo su costruzioni preesistenti.

Scheda dettagliata
Note

Addentrandosi ancora in direzione dell’appennino si consiglia di fare tappa a Gattara. Questo luogo era originariamente un castello, che poteva avvantaggiarsi di una posizione altamente strategica. Il centro fu per un periodo possedimento dei Malatesta, che la cedettero successivamente di nuovo ai Carpegna nel 1420.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Casteldelci: 0541-915423 / 333-1381225

Giorno 2
12:00

Casteldelci

Casteldelci

Occupa l’ultimo lembo a Sud Ovest della provincia e si distingue per la bellezza della sua natura che la identifica come “mare verde”. È un territorio integro e ricco sotto il profilo ambientale e il più montano di tutta la provincia, raggiungendo anche i 1355 metri. Per questo meta ideale per gli amanti delle escursioni naturalistiche. Ricco di sentieri e mulattiere, percorribili a piedi, a cavallo o in mountain bike, offre l’autentico paesaggio
appenninico, con le sue primordiali conformazioni, scarsamente antropizzato, poco più di 500 i suoi abitanti.

Popolato ininterrottamente nelle varie epoche grazie alla presenza di sorgenti perenni, raggiunse il suo splendore nel Medioevo, quando la particolare collocazione geografica favorì gli insediamenti fortificati. Tra questi meritano menzione quelli dei Signori della Faggiola, il cui nome è lo stesso dei monti omonimi su cui sorgevano le loro rocche, che, si dice, fosse dovuto ai faggi che ancora oggi li ricoprono. Qui nel 1250, nacque il celebre condottiero, Uguccione della Faggiola, che avrebbe ospitato Dante Alighieri. Prima del governo di Uguccione e degli altri Signori della Faggiola, che esercitarono il loro potere sino al ‘400, Casteldelci dipendeva dai Montefeltro a cui ritornò seguendone le sorti.

Note

Si giunge, infine, a Casteldelci, silente borgo ai margini della valle e dal passato importante. Oggi, visitando il suo splendido territorio e attraversandone il centro storico si assaporano le atmosfere delle sue antiche e prestigiose vicende.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Casteldelci: 0541-915423 / 333-1381225

Nei dintorni

Ristorante Il Ritrovo
Ristorante Il Ritrovo Approfondisci
Trattoria Ciccioni
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Ristorante Osteria Madama Doré
Ristorante Osteria Madama Doré Approfondisci
Hotel Ristorante Pian del Bosco
Hotel Ristorante Pian del Bosco Approfondisci
Caffè della Nina
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Ristorante Alloggio Da Marchesi
Ristorante Alloggio Da Marchesi Approfondisci

Alla scoperta della Valmarecchia nascosta

Durata dell’itinerario 1 giorno e mezzo

Giorno 1
8:30

Rocca di Maiolo

Note

L’itinerario ha inizio con una breve quanto affascinante escursione a piedi verso la rocca di Maioletto. Il sentiero parte dal parcheggio del cimitero nei pressi di Bivio Boscara e prosegue per la frazione di Sant’Apollinare e poi per Poggio. Percorrendo la strada sterrata si attraversano i calanchi e se ne ammirano i profondi solchi plasmati nel tempo dalla natura, che si allungano modificandosi e moltiplicandosi al procedere dei passi. Arrivati alla chiesa di San Rocco si continua percorrendo il sentiero che costeggia le rocce fino a raggiungere una scala a pioli, dalla quale inizia la salita verso la rocca.
Si precisa che l’ultimo tratto, quello che conduce alla rocca vera e propria, è raggiungibile tramite una scaletta per cui non risulta agibile a tutti, ma la passeggiata merita sicuramente per gli scenari impressionanti che si attraversano e la magnifica vista sulla Valmarecchia.

Per maggiori informazioni contattare l’Associazione Pro Loco di Maiolo: 333-7246502

Giorno 1
14:15

Borgo di Torricella a Novafeltria

Note

Dopo il pranzo in uno dei ristoranti situati nei pressi di Novafeltria, uno dei maggiori centri della zona, il viaggio prosegue alla scoperta dei piccoli borghi e tesori nascosti in questa bella valle. Attraversando Novafeltria, infatti, vale la pena fare una piccola deviazione per dare uno sguardo alla piccola Torricella. Si tratta infatti di uno dei centri del territorio che meglio e più integralmente conserva l’aspetto del castello medievale.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Novafeltria: 0541-845620

Giorno 1
15:00

Torre di Maciano a Pennabilli

Note

Ci si sposta in macchina in località Maciano. Sulla collina che sovrasta l’abitato, sorgeva un tempo un castello che fino al 1458 costituì il sistema difensivo del paese. La torre di Maciano è situata in posizione dominante sul borgo, inserita nel suggestivo contesto dell’antico poggio in cui sono ancora visibili le strutture di abitazioni, stalle e porcili edificati con tecniche costruttive del passato.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 1
16:00

Borgo di Petrella Guidi

Note

Uno dei gioielli più preziosi del territorio – nonché uno dei meno conosciuti! – è proprio Petrella Guidi, piccolo borgo che ancora oggi conserva la propria originale struttura medievale. Per la sua particolarità, e soprattutto per “l’aria antica” che qui si respira, quella suggestiva atmosfera di tempi lontani sospesi nel silenzio, la visita è caldamente consigliata.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche Pro Loco di Sant’Agata Feltria: 0541-848022

Giorno 1
18:00

Pennabilli

Note

La giornata si conclude a Pennabilli, pittoresco centro storico dell’Alta Valmarecchia, dove sarà possibile cenare e passare la notte scegliendo tra le strutture presenti. Senza dubbio vale la pena concedersi una rilassante passeggiata al tramonto per scoprire gli angoli nascosti e le caratteristiche stradine del centro, lasciandosi affascinare dalla bellezza e dalla pace che solo luoghi come questo sanno offrire.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 2
9:30

Torre di Bascio a Pennabilli

Note

L’avventura prosegue alla scoperta di luoghi tanto nascosti quanto singolari. In passato il luogo in cui ora vi trovate rivestiva un importantissimo compito di controllo sul territorio proprio per la sua posizione strategica. Al culmine della collina si trova la slanciata e imponente torre di Bascio, impossibile non notarla. La torre è tutto ciò che oggi rimane dell’antico e potente castello che dominava tutta la sottostante valle del Marecchia.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Turistico di Pennabilli: 0541-928659

Giorno 2
10:30

Borgo di Gattara

Note

Addentrandosi ancora in direzione dell’appennino si consiglia di fare tappa a Gattara. Questo luogo era originariamente un castello, che poteva avvantaggiarsi di una posizione altamente strategica. Il centro fu per un periodo possedimento dei Malatesta, che la cedettero successivamente di nuovo ai Carpegna nel 1420.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Casteldelci: 0541-915423 / 333-1381225

Giorno 2
12:00

Casteldelci

Note

Si giunge, infine, a Casteldelci, silente borgo ai margini della valle e dal passato importante. Oggi, visitando il suo splendido territorio e attraversandone il centro storico si assaporano le atmosfere delle sue antiche e prestigiose vicende.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche di Casteldelci: 0541-915423 / 333-1381225

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